Frederick le sorrise, annuendo convinto. "E' ciò per cui abbiamo dato la vita, senza dubbio. Non è cosa semplice vivere così a lungo e perdere ogni amico e familiare uno alla volta. Ma la scelta che abbiamo fatto comportava dei sacrifici e ne eravamo tutti consapevoli."
"Indubbiamente, Fred."
La giovane vampira bevve un sorso del té, assaporando ogni goccia e chiudendo gli occhi per un secondo, perdendosi in un calore che il suo corpo non poteva più produrre.
In effetti, la trasformazione in vampiro le aveva fatto apprezzare piccole cose della vita che altrimenti le sarebbero apparse assolutamente insignificanti, quotidiane, scontate. Ora poteva meravigliarsi di ogni piccolo particolare, ogni sapore, profumo e ogni sensazione la sua pelle potesse avvertire.
"Dimmi, Frederick, hai avuto notizie dalla congrega?", chiese incuriosita.
Ormai erano mesi che non riceveva lettere, iniziava a preoccuparsi che qualcosa fosse successo.
L'ultima volta che la congrega non aveva dato notizie per mesi, era scoppiata una guerra. Uno scontro violento durato quasi dieci anni, tra i vampiri del Nord e coloro che si facevano chiamare Purificatori.
L'Europa dell'Est vantava da secoli una tradizione di Purificatori addestrati alla perfezione, precisi nella loro missione e devoti alla setta più di ogni altro credente al suo Dio.